COMUNE DI SPIGNO MONFERRATO

Il paese si raccoglie attorno al sito fortificato del castello - distrutto dagli Spagnoli nel XVII secolo - e della parrocchiale di Sant’Ambrogio e mantiene intatta la curiosa struttura urbanistica a cuneo su una piattaforma rocciosa dominante sul Bormida. Qui passava la romani- ca via Aemilia Scauri, che collegava Aquae Statiellae (Acqui Terme) con Vada Sabatia (Vado Ligure) e qui, nell’Alto Medioevo, venne fon- dato il principale centro monastico dell’Alto Monferrato, l’Abbazia di San Quintino, che estendeva i suoi mansi dalla Liguria alla pianura alessandrina.
Spigno ha quattro frazioni, Montaldo, Rocchetta, Squaneto e Turpi- no, che conservano affascinanti nuclei rurali, oltre a mantenere inal- terati i sapori della tradizione contadina. L’area di Turpino è quella più interessante dal punto di vista naturali- stico: i calanchi sono un vero e proprio biotopo caratterizzato da pareti grigiastre di tufo friabilissimo, incise dallo scorrere delle acque e talmente aride da non consentire, in molti casi, la nascita di erbe e alberi.
Interessanti e piacevoli escursioni sono suggerite da I Percorsi Verdi che la Scuola Media di Spigno Monferrato ha studiato, segnalato e do- cumentato in modo preciso ed efficace. Si tratta di una serie di percor- si caratteristici dell’area geografica che gravita naturalmente intorno al paese. Spigno ha un centro storico tra i più ricchi e signorili dell’Alto Monferrato. Palazzi nobiliari, portali in arenaria scolpita, logge e bal- latoi individuano un vero e proprio percorso della memoria tra strette vie, archivolti, passaggi aerei. Alcune lapidi ricordano il passaggio di grandi personaggi, tra cui il papa Pio VII prigioniero di Napoleone. La grande chiesa Parrocchiale di Sant’Ambrogio, dalla facciata a bande su stile ligure, sorge in suggestivo isolamento al centro di un verde prato già occupato dal primo cimitero del paese, cui si accede tramite un arco cinquecentesco di bella fattura. Nel portale d’ingresso, doppie colonne su alti plinti reggono un epistilio con iscri- zione centrale sormontato da pigne decorative e da un fastigio a volute che incornicia una nicchia al cui interno alloggia una statua del titolare. Alla base della statua è incisa la data 1592.
L’edificio rientra nella tipologia controriformistica: pianta basilicale a
tre navate, divise da tozze colonne a rocchi di pietra scanalati, con ca- pitello tuscanico. Del tardo Cinquecento sono pure una pala con Ma- donna, Bambino e Santi, il battistero e un’acquasantiera, mentre l’arredo ligneo e gli altari in stucco sono di epoca posteriore; l’altare maggiore con elegante balaustra è del 1744, il pulpito di marmo in- tarsiato del 1750.
L’Oratorio dell’Annunziata, di forme tardorinascimentali, è stato completamente restaurato all’esterno, mentre all’interno conserva una bella quadreria proveniente dai conventi spignesi soppressi. Il Castello, intorno al cui sito fortificato si raccoglie il paese, fu distrut- to dagli spagnoli nel XVII secolo. I resti del castello sono visibili dal vicino cimitero.
Il duecentesco ponte di San Rocco, praticamente intatto nelle forme originali dalla carratteristica schiena d’asino, che collegava l’abbazia alla Via Aemilia è interamente in pietra arenaria, sormontato al colmo da due cappelline utilizzate per la riscossione dei pedaggi. L’Abbazia di San Quintino, di forme romanico-borgognone, è molto semplice nella struttura esterna a capanna con due spioventi, lesene di facciata e piccola vela campanaria al colmo del timpano. L’abbazia ha perso molto delle strutture originarie.
Numerosi sono i prodotti tipici che vengono tutt’ora prodotti sul terri- torio comunale. L’allevamento e la macellazione delle carni piemon- tesi, così come la tradizionale formaggetta di latte caprino o misto sono ancora molto vive a Spigno. La produzione del vino vede princi- palmete nel Dolcetto d’Acqui e nel Cortese l’impegno delle numerose aziende agricole del territorio spignese. Vengono inoltre coltivati nu- merosi prodotti della terra, tra i quali erbe officinali ed aromatiche, nocciole, frutti di bosco e una molteplicità di ortaggi.
Tradizionale appuntamento festivo per gli abitanti della Valle Bor- mida, è il Settembre Spignese che si articola in diverse serate all’insegna della gastronomia di qualità, con l’accompagnamento di ballo liscio, giochi, spettacoli, mostre d’arte e intrattenimenti vari. Feste, sagre e appuntamenti vari si tengono anche nelle frazioni, specialmente durante le feste patronali o altre importanti festività religiose.


Comune di Spigno Monferrato

Piazza Garibaldi, 18
15018 Spigno Monferrato (AL)
E-mail: info@remove-this.comune.spignomonferrato.al.it
Sito: www.comune.spignomonferrato.al.it