Cengio è un comune di 3.676 abitanti situato in provincia di Savona. Un tempo famoso polo industriale della chimica fine e dell'industria bellica, oggi sta riconvertendo la sua immagine puntando sulla valorizzazione dell'ambiente delle produzioni locali. Immerso in una affascinante piana alluvionale, generata dal lento scorrere del fiume Bormida, deve il suo nome alle numerose “cenge affioranti” di marna arenaria, formatesi circa 35 milioni di anni fa e legate al Mare Paleo-Adriatico. Il primo documento in cui viene citata Cengio, con il nome di “Ceriglo”, è datato 8 settembre 967.
Si ritiene che la zona più antica sia quella del sito detto “castellaro” (in località Belbo), sull'altura che sovrasta Saliceto (CN) e le sorgenti del fiume Belbo.
Qui è stata trovata una sepoltura degli antichi Liguri che risale all'età del Bronzo. Dal “castellaro” è visibile anche la montagna sacra degli antichi Liguri: il Beigua. In epoca medievale, i marchesi aleramici Del Carretto costruirono un imponente castello. Esso era collegato a vista con la torre di Cengio Rocchetta e con gli altri castelli della valle del Bormida (quelli di Saliceto, Cosseria, Millesimo). Il Comune di Cengio ricadeva sotto la repubblica di Genova e il Marchesato di Finale, la cui sede, durante la dominazione spagnola, trovava collocazione nell’attuale frazione di Cengio Alto.
Questo, quindi, fu un punto nevralgico per il controllo dell'accesso al porto di Finale Ligure, considerato la «La puerta a la mar» del Ducato spagnolo di Milano. Per tale ragione, all'inizio di marzo del 1639, all'interno del castello di Cengio, truppe franco-piemontesi fedeli a Genova vennero prese d'assalto dalle forze spagnole. Il 30 marzo, gli Spagnoli conquistarono e demolirono la fortezza, che aveva mura di quasi un chilometro di circonferenza. Ora vi sono solo rovine, ma sono ancora visibili il portale di ingresso, i resti della cappella di S. Biagio e un caseggiato con finestre a bifora medievali. Il 13 aprile 1796, il Comune di Cengio venne invaso dalle truppe del generale Ménard che, al seguito di Napoleone Bonaparte, conquistarono il Bric del Cavallo, un punto strategico e decisivo per la famosa battaglia di Cosseria (che vedrà trionfare le truppe napoleoniche).
Dopo il Congresso di Vienna, nel 1815 fu inglobato nel regno di Sardegna, sotto la dominazione della Casa reale dei Savoia e nel 1861 entrò a far parte del regno d'Italia.
Fra i monumenti artistici più importanti da visitare ricordiamo la Chiesa di Santa Caterina nel capoluogo di Bormida. Edificata nel XVIII secolo;la Cappella di San Rocco nella borgata di Brignoletta. Presenta una particolarità quasi unica: la statua del santo contenuta nella cappella ha una ferita sulla gamba destra e non sulla sinistra (che solitamente caratterizza San Rocco); il Santuario della Natività di Maria Vergine nella borgata di Cengio Alto, del 1662, edificata in stile barocco piemontese, con
portico e portale in pietra del 1807; la Chiesa parrocchiale di San Nicola di Bari nella borgata di Rocchetta Cengio. Citata per la prima volta nel 1205 quale “Ecclesia Rochetale sub Cingio”, venne parzialmente riedificata nel XVIII secolo; un tempo con l'asse orientato ovest-est, venne ricostruita a
metà dell'Ottocento a pianta centrale, ruotando la facciata a sud, in direzione della piazza(la base del campanile è ancora quella originaria). Conserva al suo interno un organo del 1830 costruito dai
fratelli Vittino di Centallo; la Cappella di San Rocco (già intitolata ai santi Quirico e Giulitta)
nella borgata di Rocchetta Cengio; la Cappella di San Sebastiano nella borgata di Rocchetta Cengio; le Cappelle di San Filippo, dei Santi Giovanni Nepomuceno e Vincenzo Ferrer, di Santa Teresa (privata), della Madonnina, di Santa Maria degli Angeli;il Palazzo Rosso. Ex edificio dello stabilimento SIPE e ACNA, costruito in un stile neo romanico, con grandi ambienti interni totalmente affrescati. Al suo interno si trova un bellissimo teatro, affrescato nei primi anni del ‘900.
E' Presente anche l'area naturalistica attrezzata Rio Parasacco. Recentemente rinnovata con tre nuovi sentieri escursionistici realizzati dal CAI di Cengio. Dal 10 Aprile del 2014, dopo il voto unanime del Consiglio Comunale, Cengio è stato eletto “Comune De.Co.” (Comune di denominazione comunale) per la
salvaguardia delle produzione gastronomiche tipiche del territorio.
Comune di Cengio
Piazza Martiri, 8
17056 Cengio (SV)
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Sito: www.comune.cengio.sv.it